I NOSTRI ITINERARI:  u.s.a i nostri itinerari

Best Swiss Rolex fake Watches UK cheap AAA replica Rolex watch

VAGABONDARE NEL SUD OVEST

Giorno 1
LOS ANGELES
Arrivo a Los Angeles e proseguimento verso l’hotel. Resto della giornata libero per visitare “La città degli angeli”. Una passeggiata per il centro o Hollywood ti riporterà al passato e riconoscerai molti scenari di film classici come “Sunset Boulevard” o l’ultimo episodio di “Predator”. Che si tratti degli Universal Studios o Disneyland, delle spiagge o di Beverly Hills, la città offre sempre qualcosa per tutti i gusti.

Giorno 2
LOS ANGELES-SAN DIEGO (128 miglia/205 km)
Partenza da Los Angeles per un piacevole tragitto lungo la costa meridionale della California. Lungo la strada tempo a disposizione per visitare la Laguna Beach oppure la famosa missione di San Juan Capistrano.
Si arriverà a San Diego per scoprire alcuni dei luoghi per i quali è famosa questa città: Balboa Park, il Gas Lamp District e il Seaport Village.
Se il tempo lo permette non perdetevi una visita a Sea World.

Giorno 3
SAN DIEGO-TEMECULA-PALM SPRINGS (136 miglia/218 km)
Si lascia l’oceano Pacifico alle spalle per attraversare la zona montagnosa della costa, la regione del vino di Temecula prima di arrivare nel vasto deserto Colorado della California orientale. L’Anza Borrego desert Park offre un panorama desolato fatto di magici paesaggi lunari lungo la vecchia strada di Butterfield Stage. Arrivo a Palm Springs, situato nel cuore della Coachella Valley.

Giorno 4
PALM SPRINGS-JOSHUA TREE NATIONAL MONUMENT

LAUGHLIN, NV (284 miglia/ 454 km)
Partenza alla mattina presto per una visita indimenticabile al Joshua Tree National Monument. Possibilità di passeggiate lungo sentieri alla scoperta della vegetazione desertica di cactus, Mojave Yucca e naturalmente di Joshua Tree. Proseguimento verso est per un arrivo in tardo pomeriggio a Laughlin (Nevada) sulle rive del vastissimo fiume Colorado .

Giorno 5
LAUGHLIN - ROUTE 66 PARCO NAZIONALE DEL GRAND CANYON (202m/331 km)
Si attraverserà il fiume Colorado per entrare in Arizona. Allontanandosi dall’autostrada principale si potrà attraversare il memorabile ultimo tratto della storica Route 66. Il paesaggio diventa foresta di pini quando si raggiunge il meraviglioso Grand Canyon nell’Arizona settentrionale. Ancora un po’ di tempo a disposizione per passeggiare lungo i sentieri della zona meridionale di questo capolavoro geologico.

Giorno 6
GRAND CANYON-MONUMENT VALLEY/ KAYENTA (207 miglia/331 km)

Si lascia l’altipiano di Coconino e si attraversa la Monument Valley, i cui panorami mozzafiato sono stati lo scenario di molti classici Films Western. Possibilità di visitare le fantastiche formazioni di roccia, isolati monoliti di arenaria , alti più di 1000 piedi (300 metri) rispetto alla valle. Ritorno a Kayenta, situato nel cuore della nazione Navajo.

Giorno 7
KAYENTA-PARCO NAZIONALE DI MESA VERDE, COLORADO (141 miglia-226 km)
Oggi si percorrerà la strada verso est attraverso l’area Four Corner, per entrare in Colorado. Nonostante lo stato sia molto famoso per le Rocky Mountains è anche molto ricco di cultura indiana moderna e antica. Da non perdere: il Parco Nazionale di Mesa Verde, uno dei maggiori tesori archeologici americani. Tempo a disposizione per passeggiare lungo i canyon o chiacchierare con le guide mentre spiegano i rituali degli antichi abitanti di Mesa Verde.

Giorno 8
MESA VERDE/CORTEZ-CANYONLANDS ARCHES NATIONAL PARKS/MOAB (139 miglia-222km)
Possibilità di assistere allo spettacolo naturale dell’alba su un paesaggio rimasto quasi invariato da quando era abitato dalle popolazioni native nell’ottavo secolo. Proseguendo verso fake ysl nord si raggiungerà lo Utah meridionale, meglio conosciuto come la terra delle coloratissime spirali di roccia rossa e dei maestosi canyon. Si consiglia di atrraversare il Parco Nazionale Canyonlands, prima di raggiungere Moab, centro equipaggiato per esplorare questa regione unica per formazioni geologiche.

Giorno 9
MOAB
Giornata di relax. Moab è il punto di partenza ideale per escursioni in jeep, aeroplano, rafting, escursioni a piedi o in canoa all’interno dei parchi circostanti: Arches National Park, Canyonlands National Park e il Dead Horse State Park.

Giorno 10
MOAB-PARCO NAZIONALE CAPITOL REEF PARCO NAZIONALE BRYCE CANYON (237 miglia/379 km)
Passaggio attraverso la scenica Utah Grand Staircase gucci borse e sosta nel Parco Nazionale Capitol Reef. Il nome di questa area deriva dalla strana formazione che da vita allo State Capitol Dome. Nel tardo pomeriggio arrivo alla terra della sfortuna, meglio conosciuta come Parco Nazionale Bryce Canyon. Possibilità di passeggiata all’interno del parco oppure scendere lungo le spirali del Bryce.

Giorno 11
PARCO NAZIONALE BRYCE CANYON PARCO NAZIONALE ZION-LAS VEGAS, NEVADA (251 miglia/402 km)

Diretti a sud si raggiungerà il Parco Nazionale di Zion dove si trovano monumenti creati nel tempo dall’opera di erosione di acqua e vento. Dopo la visita al parco, si lascia Utah alle spalle faux sacs e si continua attraverso le gole del fiume Virgin, per arrivare allo sfavillante miracolo artificiale del deserto: Las Vegas.

Giorno 12
LAS VEGAS
Giornata dedicata al gioco o al relax.

Giorno 13
LAS VEGAS- PARCO NAZIONALE DELLA DEATH VALLEY (123 miglia/197 km)
Vi dirigerete ad occidente verso il Parco Nazionale della Death Valley. Questa area dagli strani contrasti è formata da zone desolate (incluso il punto più basso dell’emisfero occidentale), e da montagne da più di 11,000 piedi (3350 metri). Potrete raggiungere Zabriskie point e godere degli stupendi panorami della valle. Passeggiare lungo le dune di sabbia e le formazioni di vari colori prima di visitare l’oasi di Furnace Creek.

Giorno 14
PARCO NAZIONALE DELLA DEATH VALLEY-LOS ANGELES (286 miglia/458 km)
Si prosegue verso il grandioso deserto Mojave dove potrete condividere l’emozione che i primi immigrati provenienti dalla California provarono nel vedere questa terra aspra. Si passerà attraverso il Mojave (luogo dove si è registrato il record mondiale di volo sperimentale del Voyager e centro di prova per i voli Edward Air Force); questo deserto è definito il luogo ideale per prove militari e proprio qui, “Chuck” Yeager ruppe per primo la barriera del suono nel 1947. Arrivo nel tardo pomeriggio a Los Angeles.